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Il comfort e l’inatteso

 

Secondo B. Marley ci sono quattro cose che non possono tornare indietro: una pietra, dopo averla lanciata, una parola, dopo averla detta, un'occasione, dopo averla persa, il tempo, dopo essere stato sprecato. A queste quattro se ne possono aggiungere anche altre simili: un sms o una mail idiota dopo che è stata spedita, un sms o una mail che è stata spedita alla persona "sbagliata", un colpo si pistola o di fucile dopo che è stato sparato, un'ostrica andata a male, una volta che è stata messa in bocca. Infine, una nota musicale indesiderata e inopportuna mentre stai facendo un assolo e
tutti hanno le orecchie e gli occhi puntati su di te. Il Prof. H.E.Piepho, un anziano luminare di pedagogia tedesco, una volta ha detto: "chi lavora in modo creativo fa tanti errori". Non sempre però gli errori sono davvero tali, capita anzi spesso che siano proprio gli errori a rivelare gli elementi di novità che servono a dare forma e vita a nuove possibilità.
Il fatto di concedere a sé e agli altri la possibilità di vivere e sperimentare in modo confortevole qualsiasi cosa venga detta o fatta con convinzione, anche se poi non "arriva" come ci si aspettava, è un presupposto fondamentale di qualsiasi contesto improvvisativo e creativo. Un conteso improvvisativo in cui non si può sbagliare è ristretto e circoscritto alle sole persone che sono in grado di non sbagliare, ossia quelle che sono in grado di fare tutto "giusto" secondo un modo di essere prefissato e predefinito. La disponibilità ad accogliere l'inatteso diventa così un presupposto
essenziale per poter vivere e sperimentare in modo creativo nuovi modi (e mondi) possibili.

Comfort and the unexpected

According to B. Marley there are four things that cannot go back: a stone, after having thrown it, a word, after having said it, an opportunity, after having lost it, time, after having been wasted. To these four you can also add other similar ones: a text message or an idiot email after it has been sent, a text message or an email that has been sent to the "wrong" person, a pistol or rifle shot after it has been fired. , an oyster that has gone bad, once it has been placed in the mouth. Finally, an unwanted and inappropriate musical note while you are soloing e everyone has their ears and eyes on you. Prof. H.E. Piepho, a senior German pedagogical luminary, once said: "Those who work creatively make a lot of mistakes." However, errors are not always really such, it often happens that it is errors that reveal the elements of novelty that serve to give shape and life to new possibilities. The fact of granting oneself and others the possibility of living and experiencing comfortably whatever is said or done with conviction, even if it does not "arrive" as expected, is a fundamental prerequisite of any improvisational and creative context. An improvisational contest in which one cannot make mistakes is restricted and limited only to the people who are able not to make mistakes, that is, those who are able to do everything "right" according to a pre-established and predefined way of being. The willingness to welcome the unexpected thus becomes a prerequisite essential to be able to creatively experience and experience new possible ways (and worlds).

 

thecomfortzone

Davanti, sempre dichiarato, la sfida di un suono improvviso, realizzato da una serie di musicisti mobile, che 

cerca di organizzarsi. Così thecomfortzone ha percorso i circa 4 anni della sua vita. Porsi come elemento aereo e mutevole quando per esistere serve l’opposto. Ma fu un resistere a questa imposizione con testardaggine e speranza. L’esperimento thecomfortzone è riuscito per tutto il percorso temporale della sua esistenza. I 4 anni sono stati la capacità di vita massima; gli stessi componenti non hanno potuto resistere oltre alla pressione dei sistemi finiti. Stefano Steve Sgorbati – percussionista e musicista di lungo corso - ha voluto qui raccogliere tutte le tracce possibili del percorso di thecomfortzone, segno che ne è stato uno dei protagonisti, oltre che il suo assassino. Arrivato a una delle decine di stazioni di crisi nel corso delle quali il gruppo ha avuto a che fare (componenti, linea, sala prove, attività dal vivo) Steve decise che era ora di scrivere la parola fine sulla porta del laboratorio sonoro. La lapide da lui postata su FB – nel perfetto stile con il quale oggi molte storie finiscono – fu chiarissima. Eutanasia. 

Before, always declared, the challenge of a sudden sound, made by a series of mobile musicians, who try to get organized. Thus thecomfortzone has covered the approximately 4 years of its life. Being an airy and changeable element when the opposite is needed to exist. But it was a resisting to this imposition with stubbornness and hope. The thecomfortzone experiment was successful throughout the time course of its existence. The 4 years was the maximum life span; the same components could not resist beyond the pressure of the finished systems. Stefano Steve Sgorbati - percussionist and long-time musician - wanted here to collect all the possible traces of the path of thecomfortzone, a sign that he was one of the protagonists, as well as its killer. Arriving at one of the dozens of crisis stations the group had to deal with (components, line, rehearsal room, live activity) Steve decided it was time to write the final word on the sound lab door. The plaque he posted on FB - in the perfect style with which many stories end today - was very clear. Euthanasia.

 

Il documento al quale questo scritto fa da apertura farà capire praticamente ogni angolo di thecomfortzone. Farà capire le potenzialità e i limiti. Racconterà dei tanti musicisti che i sono avvicendati e dei progetti – tutti riusciti – che hanno contraddistinto questo esperimento meranese. Strada interrotta – un ponte crollato che superava una valle profonda – che potrebbe un giorno riprendere nella direzione che ci demmo nel lontano 2010. Alcuni hanno scelto di scendere fino in fondo alla valle e affrontare la ripida risalita, come a volte accade. Questa storia è quella che Steve qui racconta minuziosamente. Preciso che tra coloro che ora scendono a valle c’è ancora lui. Significherà pur qualcosa.

The document to which this writing opens will make us understand practically every corner of thecomfortzone. It will make people understand the potential and the limits. He will tell about the many musicians who have alternated and the projects - all successful - that have characterized this Merano experiment. Road interrupted - a collapsed bridge that crossed a deep valley - which could one day resume in the direction we gave ourselves back in 2010. Some have chosen to go down to the bottom of the valley and face the steep ascent, as sometimes happens. This story is the one Steve here painstakingly tells. I specify that among those who now go down to the valley there is still him. It will mean something.

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"thecomfortzone are
like futuristic sounds"

                                                             New Sound Magazine

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